Verso una riforma del settore audiovisivo online.

L'Associazione Italiana degli Operatori IPTV accoglie con favore la Risoluzione del Parlamento Europeo sulla distribuzione online di opere audiovisive nell'Unione Europea.

Roma, 03 ottobre 2012 - Il Parlamento Europeo, con sua Risoluzione dell'11 settembre u.s., propone alcune interessanti novità nel campo della distribuzione online di contenuti audiovisivi.

L'Associazione Italiana degli Operatori IPTV saluta con grande favore il documento, e si augura che le Istituzioni preposte diano rapidamente seguito operativo a quella che si annuncia essere una vera e propria riforma del settore, che riuscirebbe nel difficile compito di incrementare la diffusione e la disponibilità di contenuti audiovisivi su tutto il territorio europeo.

La disponibilità di contenuti audiovisivi per i cittadini europei è una ragione più che sufficiente per realizzare il cambiamento. Ma non è l'unica: un'offerta ampia e accessibile di contenuti online, rappresentando un driver cruciale allo sviluppo della banda larga, è in grado di mettere in moto un vero e proprio circolo virtuoso che ha come punto di approdo lo sviluppo economico degli Stati Membri e dell'Europa nel suo complesso.

Come attestato dal Rapporto "Dall'IPTV alla Smart TV – Nuove tecnologie e contenuti per il Video On Demand", pubblicato nel 2011 dall'Associazione, <<si instaura un rapporto circolare tra le reti e i contenuti: lo sviluppo di reti di "nuova generazione" in fibra è fondamentale per la diffusione di massa delle piattaforme IP-based mentre, allo stesso tempo, il consumo di contenuti attraverso queste piattaforme genera e sostiene una domanda di connettività sempre più veloce e di qualità, rafforzando il business case per lo sviluppo delle nuove reti di accesso>>.

Nello stesso Rapporto l'Associazione dimostrava, e ritiene ancora oggi opportuno sottolineare, il ruolo strategico della diffusione dei contenuti sulla lotta alla pirateria. È anche per tale ragione che l'adozione di strumenti atti a facilitare lo sviluppo di offerte legali, in grado di intercettare la disponibilità di spesa degli utenti, dovrebbe essere guardata con interesse ed incentivata. Se il fenomeno del download illegale si configura come il sintomo di un profondo squilibrio tra la crescente domanda di fruizione flessibile dei contenuti attraverso piattaforme IP e un'offerta ancora fortemente sbilanciata nei confronti delle forme di distribuzione tradizionale, consentire lo sviluppo di offerte attraverso piattaforme IP rappresenta uno strumento indispensabile per costruire un'alternativa credibile ed indirizzare la domanda degli utenti verso meccanismi di fruizione in grado di costruire valore per tutti gli attori della filiera.

Tra le principali innovazioni che il Parlamento Europeo suggerisce, e che l'Associazione ritiene cruciali, spicca l'invito ad una maggiore flessibilità nel sistema delle finestre di distribuzione. Le considerazioni alla base del ragionamento, del tutto condivise dall'Associazione, si fondano sul presupposto della libertà di scelta in capo ai detentori dei diritti circa il momento di lancio dei prodotti sulle diverse piattaforme.

L'Associazione valuta positivamente anche la spinta da parte del Parlamento Europeo verso un sistema di gestione collettiva dei diritti, con il fine di creare un mercato unico digitale.

Inoltre, l'Associazione auspica che venga dato seguito all'invito del Parlamento circa la necessità di  superare la divergenza tra aliquote IVA. Il livellamento delle aliquote, tanto tra i diversi Stati Membri quanto, in particolare, tra prodotti culturali venduti online e offline, rimuoverebbe una disparità che, influendo negativamente sullo sviluppo del settore, non può più essere ritenuta accettabile.

Altra novità proposta è l'abolizione del geo-blocking. La Commissione viene invitata a imporre alle imprese digitali europee l'eliminazione dei controlli geografici (ad esempio il blocco degli indirizzi IP) sul territorio europeo, rendendo possibile l'acquisto di servizi digitali anche al di fuori dello Stato membro di origine.

L'auspicio dell'Associazione è che questa Risoluzione sia accolta anche dal Parlamento e dal Governo italiani come un chiaro indirizzo per l'azione legislativa, per incoraggiare la diffusione legale dei contenuti audiovisivi online, incentivando l'innovazione e la flessibilità.